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Il “Fuoco creativo femminile”: come svilupparlo e usarlo nel lavoro

Spesso, quando pensiamo alla creatività, la nostra mente vola subito verso l’arte, la pittura, la musica, ecc. Ma è solo nell’arte che si esprime la nostra creatività di esseri umani? Decisamente no. La creatività si può esprimere in ogni cosa che facciamo nella nostra vita perché ogni cosa può essere fatta in modo creativo. Ma questo cosa significa concretamente? Significa che quando affrontiamo un problema da un nuovo punto di vista, quando usciamo dagli schemi della routine e guardiamo le cose con lo sguardo stupito e attento di un bambino, quando la nuova prospettiva innesca dentro di noi quel meccanismo che ci porterà all’idea fresca che sentiamo calzare alla perfezione per quella situazione, in queste occasioni esprimiamo la nostra creatività.

Puoi ascoltare la versione audio di questo post nell’episodio 9 del podcast “Business, crescita e femminilità” facendo clic sul tasto qui sotto.

Possiamo essere creative nelle relazioni con gli altri, magari trovando quella parola che scioglie un conflitto o aiuta un’altra persona a vedere le cose in modo più costruttivo, possiamo essere creative quando organizziamo una festa per i nostri figli o una serata romantica, quando troviamo una soluzione per quell’angolo della casa che non si riesce mai a tenere in ordine e in mille altre occasioni della vita quotidiana.

Ma, soprattutto, possiamo essere creative nel nostro lavoro. Specialmente se amiamo quello che facciamo e lavoriamo in proprio, la creatività non è solo “possibile” ma è un ingrediente fondamentale nella nostra vita professionale. Non si tratta di qualcosa che sarebbe bello aggiungere, ma qualcosa che c’è già e che mettiamo all’opera in ogni istante anche se non ce ne rendiamo conto.

Il “creare” è così profondamente connaturato negli esseri umani, e in special modo in noi donne, che spesso non ci facciamo quasi caso. Creiamo la vita dentro di noi, è banale dirlo ma troppo importante per tralasciarlo, creiamo la nostra famiglia e l’atmosfera che vi regna (assieme ai nostri compagni, certo, ma io sono convinta che siamo noi ad avere più potere in questo), creiamo la nostra esistenza con le nostre scelte e possiamo creare il nostro lavoro e la nostra realizzazione professionale.

Quante volte hai desiderato e agito per cambiare una situazione e creare qualcosa di più armonioso e gioioso? Quante volte hai desiderato creare il mondo che sogni? E quante volte ti sei sentita frustrata e impotente perché questo tuo desiderio è stato negato e, con esso, la tua capacità di creare?

Un metodo semplice per far crescere la consapevolezza e la fiducia nella nostra creatività è iniziare a fare caso a tutte le volte in cui la esprimiamo. Magari alla sera, prima di addormentarci, possiamo fare un riepilogo chiedendoci: in che modo sono stata creativa oggi e negli scorsi giorni? Non importa che siano grandi imprese o piccole idee: questa pratica ci aiuta a collegarci con la nostra nature creativa e a farla crescere.

Anthony Robbins dice che le due più alte aspirazioni spirituali dell’uomo sono crescere e contribuire. Io sono d’accordo, ma credo–forse perché sono una donna–che ci sia anche una terza aspirazione altrettanto importante: creare.

Teri Degler, che ha a lungo studiato il divino femminile nelle grandi religioni della storia, ci spiega, nel suo “The Divine Feminine Fire“, che i desideri di crescere spiritualmente, di proteggere la Terra e di creare sono proprio l’espressione del “fuoco divino femminile”, di quella forza cosmica femminile sacra che è presente in tutti gli esseri umani e profondamente connaturata nella nostra essenza di donne. Tutti i miti sacri ne parlano: è la Shakti dell’Induismo che trova incredibili corrispondenze negli scritti più antichi sulla Shekinah giudaica e la Sophia cristiana. Ed è proprio quando entriamo in sintonia con il nostro spirito creativo e lo manifestiamo che, di fatto, ci stiamo aprendo al divino femminile.

Crescere, contribuire e creare: credo che tutte e tre queste aspirazioni facciano parte di noi come donne e che possano essere accolte , manifestate e valorizzate nella nostra vita attraverso il nostro lavoro, soprattutto, come dicevo, se siamo libere professioniste e lavoratrici autonome. Quando abbiamo la nostra attività siamo noi che creiamo il nostro lavoro, con le nostre scelte e le nostre azioni. Creiamo letteralmente qualcosa dal nulla, e la cosa migliore che possiamo fare(e possiamo farla!) è creare un’attività che ci rispecchi totalmente, che ci permetta di essere autenticamente noi stesse, di esprimere i nostri talenti e il nostro valore. Solo così possiamo dare il nostro migliore contributo al mondo.

Inoltre l’attività dei nostri sogni, quello che io chiamo “Business del Cuore”, fa una cosa straordinaria: ci spinge a creare noi stesse. E con “creare” non intendo “costruire” un’immagine di noi stesse per questioni di marketing o per “vendere” di più; non parlo di quell’immagine falsa in cui si cerca di essere come pensiamo ci vogliano gli altri (clienti, mercato?), ma anzi proprio il contrario. Avere successo, creare prosperità e realizzarsi interiormente e esteriormente nella propria attività a mio avviso è possibile solo se ci mostriamo e valorizziamo proprio per come siamo, superando le paure che ci portano a sminuirci o a cercare di essere (o di dimostrare di essere) “più” di quello che siamo.

Dobbiamo imparare ad entrare nella nostra “zona di potere” dove riconoscere il nostro essere, il nostro valore e imparare a manifestarli nel mondo. Fare tutto questo è un meraviglioso lavoro ci crescita, scoperta e creazione di noi stesse, un lavoro entusiasmante riservato a chi decide di esercitare e celebrare senza freni la propria vita.

Michelangelo diceva: “Io non creo niente, tolgo solo il marmo che c’è intorno ad una statua già scolpita.” Anche noi oggi dobbiamo imparare a “togliere il marmo che c’è” attorno all’opera d’arte che ognuna di noi è già.

L’immagine iniziale è un quadro della bravissima Beatrice Trentanove, date un’occhiata ai suoi lavori straordinariamente evocativi sul suo sitoo sulla pagina Facebook.

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Chi è Lara Ghiotto.

Profondamente convinta che tutti abbiano il diritto di essere felici, ma anche il dovere di impegnarsi per creare la vita che vogliono, Lara ha cambiato vita guidata da questa visione. Ha lasciato un percorso professionale che agli occhi degli altri era molto interessante ed è “ripartita de sé”, creando un’attività che unisce la sua passione per la crescita personale, Internet e la creazione d’impresa e quella che ha scoperto essere la sua missione: aiutare altre donne a portare “il cuore” nel lavoro. Con una Laurea in Ingegneria Gestionale, un master in Business Startup e diversi anni di esperienza nella formazione, ha studiato Coaching, Comunicazione, Marketing e Business Onlinecreando una serie di percorsi in cui formazione, consulenza e coaching si integrano per offrire alle persone quel corretto equilibrio di strategia e passione che porta a risultati reali e duraturi.

Oggi Lara lavora con donne che vogliono scoprire la propria strada professionale e con libere professioniste o aspiranti tali in percorsi 1 a 1, corsi di gruppo, workshop e seminari dal vivo. I temi che tratta vanno dalla scoperta delle proprie potenzialità ed esplorazione dei propri sogni, alla creazione d’impresa, al marketing e personal branding, fino all’efficacia personale e gestione del tempo.

www.laraghiotto.com oppure potete seguirla sulla sua pagina Facebook: Lara Ghiotto – Business del Cuore