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Eve Arnold: la forza motrice della curiosità

Se al mondo esiste una donna dalla quale prendere esempio, non c’è dubbio, che si tratti di Eve Arnold. L’artista,  all’alba dei trent’anni, decise di abbandonare gli studi in medicina per trasferirsi da Philadelphia a New York alla ricerca di qualcosa di più avvincente che potesse stimolare la sua personalità. Tanto che dopo qualche anno dall’approdo nella Grande Mela, decise di iscriversi a un corso di fotografia per esplorare quello strumento unico che consentiva, a chi lo usava, di vedere il mondo con occhi differenti.

Una scelta azzeccata e necessaria che le consentì di far notare il suo talento all’allora Art Director di Harper’s Bazar, nonché suo insegnate alla scuola.

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(USA. Nevada. Reno. US actress Marilyn MONROE during the filming of “The Misfits” by John HUSTON. 1960)

Fu proprio lui che, appena accortosi di alcuni scatti realizzati da Eve ad Harlem, in occasione di sfilate di moda di giovani stilisti emergenti afroamericani e delle loro modelle nere, la spinse a continuare e a tornare nel ghetto per realizzare nuove immagini.

Un successo che la portò a pubblicare il servizio sulla rivista londinese Picture Post. E che a sua volta le permise di conquistare il cuore (ma anche la mente) del celebre reportagista Herni Cartier Bresson, il quale la volle, prima come freelance e poi come associata all’interno dell’agenzia Magnum, dove fu la prima fotografa donna ammessa nel collettivo. Un trionfo che le spianerà la strada per il resto della sua vita. Da quel momento in poi, infatti, entrerà in contatto con le celebrities più ricercate del momento, che ritrarrà in maniera inedita.

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(SPAIN. Mallorca. Anthony QUINN and Anna KARINA on the set of Guy Green’s ‘The Magus’. 1976)

Marlene Dietrich, Malcom X, Indira Gandhi, la Regina Elisabetta II furono solo alcun delle personalità che finirono sotto il suo obiettivo, nonostante la sua prescelta fu Marilyn Monroe che seguirà per oltre un decennio e che – come la Arnold stessa dichiarò – rappresentòn la sua fortuna.

Fu, infatti, solo grazie a quegli scatti che riuscì a guadagnare talmente bene, da portare avanti i suoi progetti ed essere assunta dal Sunday Times come prima donna fotogiornalista in uno dei magazine più importanti dell’epoca dove riuscì a documentare le condizioni delle donne con il velo in Afghanistan e nel mondo arabo, del popolo cinese, della Mongolia e dei luoghi dove la sua curiosità riuscì a portarla. La stessa curiosità che fu la vera forza motrice della sua vita.

Eve Arnold. Retrospettiva
Corte di Palazzo Madama, Torino
Fino al 27 aprile 2014
www.palazzomadamatorino.it/