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Pittura del terzo millennio

Anche questa volta la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo non si risparmia e apre la stagione autunnale con “Beware wet paint” , una mostra dedicata interamente alla pittura, realizzate in collaborazione con l’Institute of Contemporay Arts di Londra e curata dal suo Direttore Gregor Muir. Un nome che nel mondo dell’arte contemporanea ha il suo perché, vista la quantità di esposizioni e collezioni che ha curato durante la sua ricca carriera.

Perché andare: perché oltre alla splendida mostra “Beware wet paint” che vede affiancarsi artisti concettuali che utilizzano la pittura astratta come parte integrante del loro personalissimo modo di esprimersi, la Fondazione presenta altre due esposizioni satelliti. Una, è la prima personale italiana di David Ostrowski, classe ’81, nativo di Colonia, considerato dalla critica come uno dei maggiori talenti della pittura astratta. Le sue opere rivoluzionarie si allontanano dagli insegnamenti accademici e fanno dell’errore (quasi voluto) il punto base della sua ricerca in continua sperimentazione. L’altra, invece, è dedicata a Isa Genzken, artista multidisciplinare, conosciuta soprattutto per le sue sculture totemiche e per le recenti opere del 2009 dedicate a Mickael Jakson che, a Torino, esporrà delle tele monocromatiche degli anni ’80, facenti parte della serie Basic Research. Lavori, concettuali, che vogliono far comunicare fra loro spettatore e ambiente.

Oscar Murillo  Beware Wet Paint
Oscar Murillo
Beware Wet Paint

L’opera imperdibile: indubbiamente History paintings (2013) di Korakrit Arunanondchai, artista multidisciplinare nato a Bankok, ma trapiantato a New York che nelle sue pitture astratte cerca di mescolare la spiritualità del suo paese di origine con una visione più commerciale del mondo occidentale.

Quando andare: per visitare queste tre mostre ci sarà tempo fino al 1 febbraio del 2015. Abbastanza per organizzarsi e decidere di fare un salto in uno degli spazi di arte più cool del momento, in cui le giovani promesse difficilmente non vengono messe in risalto. Soprattutto grazie alla fondatrice della Fondazione, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo che, a detta della rivista Artnet di New York, è fra le cento donne più influenti al mondo nell’arte contemporanea.

Arunanondchai Korakrit Beware Wet Paint
Arunanondchai Korakrit Beware Wet Paint

Quanto tempo dedicare: se l’arte contemporanea è nelle proprie corde si resterà talmente affascinati da questa esposizione che almeno tre ore serviranno per prendere appunti e osservare con attenzione molto di quello che il panorama della pittura del terzo millennio offre al pubblico. Se, invece, si è “semplici” curiosi varrà la pena servirsi dei mediatori culturali che la Fondazione mette a disposizione per capire quanto si nasconde dietro al pensiero di ogni singolo artista esposto.

 

Informazioni:
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Via Modane 16, Torino