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Tatuaggi in estate? Si, grazie!

Meglio farsi tatuare durante la stagione estiva che in quella invernale: Claudio Pittan, uno dei più celebri tatuatori d’Italia, spiega perchè Milano, giugno 2017. Tempo d’estate, tempo di… tatuaggi! Si, perché il luogo comune che sia meglio farsi tatuare il corpo durante la stagione più fredda è definitivamente tramontato e finalmente il desiderio di impreziosire la propria pelle, finalmente scoperta, con quel disegno a lungo bramato può diventare realtà senza lasciarsi frenare da false credenze e convenzioni superate.

“L’unica cosa importante è rispettare le corrette norme di igiene e di protezione, valide in ogni stagione dell’anno, e usare sempre buonsenso. Anzi, spesso è meglio farsi tatuare d’estate che non d’inverno” commenta Claudio Pittan – che vanta una esperienza trentennale nel campo dei tatuaggi ed è punto di riferimento in Italia per gli appassionati e per i neofiti del tattoo– e spiega anche perché.

Innanzitutto è fondamentale il processo di guarigione del tatuaggio, che facilmente può essere compromesso, durante la stagione fredda, dall’irritazione conseguente al contatto con indumenti sintetici o in lana. Un problema che con il caldo non si pone, dato che cotone, lino e altre fibre naturali costituiscono la base dei look estivi: è importante, infatti, che la pelle sia sempre a contatto con l’aria per accelerare la cicatrizzazione della pelle ed evitare lo sfregamento con i vestiti.

Proprio la pelle costituisce un ulteriore fattore discriminante: è risaputo come, durante l’inverno, il corpo sia spesso trascurato perché coperto da strati di indumenti e il derma ne risenta in termini di idratazione e di cura. In estate, il desiderio di mostrarsi più scoperti prevede una maggiore attenzione riservata al corpo che si traduce in accorgimenti dedicati e a un maggiore uso di creme idratanti che, soprattutto in presenza di tatuaggi, sono una vera panacea.

Non bisogna dimenticare, poi, che il periodo “critico” per il tatuaggio dura una settimana, in ogni stagione: questo, all’incirca, è il tempo che richiede la guarigione della pelle, trascorso il quale l’epidermide è di nuovo come prima e non richiede particolari attenzioni, salvo l’uso di una protezione solare a schermo totale che faccia scongiurare il pericolo di scottature sulla pelle nuova. Crema che andrebbe, peraltro, messa sempre e su tutti i tatuaggi, più o meno recenti, per evitare che il colore sbiadisca a causa dei raggi del sole.

Quando il tatuaggio nuovo sta guarendo, la pelle si indurisce creando una leggera crosticina, come quella di un graffio, che pian piano si esfolia per fare affiorare la pelle tatuata, lucida e leggermente grinzosa. In questo periodo bisogna applicare solo crema neutra al pantenolo o prodotti equivalenti ed evitare il contatto con l’acqua di mare o il cloro delle piscine che rischierebbero di provocare un’irritazione.

Piccole accortezze che salvano la pelle, valide 365 giorni all’anno, con il sole o con la neve, perché con i tatuaggi le cure e le attenzioni devono aumentare sempre: ma oltre alla bellezza dei tattoo, a questo punto sarà la salute della pelle a ringraziare!

“L’unica vera regola che mi sento di dare, indipendentemente dal periodo dell’anno in cui decidere di fare un tatuaggio, è quello di scegliere uno studio di tattoo che rispetti tutte le norme igieniche e sanitarie, oltre a un tatuatore referenziato” conclude Claudio Pittan.