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La fragilità delle certezze

Oggi vi vogliamo presentare questo bellissimo libro di Raffaella Silvestri. Raffaella è nata a Milano nel 1984. Ha frequentato il liceo classico, si è laureata in lettere a Milano e in economia a Cambridge. Ha vissuto in Finlandia e nel Regno Unito, ha lavorato nel marketing di una grande azienda, prima di pubblicare il suo primo romanzo, La Distanza da Helsinki (Bompiani, 2014). Oggi vi presentiamo il suo nuovo romanzo La fragilità delle certezze ma prima vi raccontiamo come si presenta l’autrice.

Non dico “forse” per intendere “no”; non rispondo “niente” se c’è qualcosa che non va. Mi prendo le cose a cuore. Non ho ancora imparato a circumnavigare gli ostacoli: li prendo di petto, da sempre, e a volte mi faccio male.

Sono nata a Milano quando Milano si credeva grande e bella. Noi, che nella città crescevamo, che ci nutrivamo di una certa convinzione collettiva, pensavamo che l’avremmo lasciata per ritornare: più ricchi, più liberi, più liberali dei nostri genitori. C’era una specie di ingordigia di esperienze, mentre crescevo: fare le cose più difficili – e così sono andata a studiare a Cambridge – farne tante – e così ho vissuto in Finlandia, ho lavorato in azienda, ho imparato il marketing, il branding, la quota di mercato. Poi qualcosa è cambiato – per la mia generazione, per me: come se il movimento si fosse fermato e anch’io potessi, infine, rimettere insieme i pezzi di quello che ero stata e di ciò che avevo fatto, e tutto mi portava a tornare a scrivere, e tutto mi portava a quella che sono ora.”

LA FRAGILITA’ DELLE CERTEZZE

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Milano. Anna ha trent’anni e da sempre si sente fuori posto. Fuori posto al liceo e all’u- niversità che ha frequentato. Fuori posto nella sua famiglia, dove l’hanno sempre fatta sentire ingrata e inadeguata. Fuori posto nella sua re- lazione con un uomo più vecchio di lei, Valerio, il suo professore di teatro e attore famoso che si fa vivo solo quando vuole lui. Fuori posto a Milano, la città dei vincenti. Fuori posto anche con sé stessa, come se niente potesse cancella- re un evento che ha segnato la sua adolescen- za. Eppure, nonostante le sue insicurezze e le sue paure, Anna è tenace nell’andare avanti ed è riuscita ad avviare una startup di successo. Teo è il socio di Anna, un trentenne che sembra aver avuto tutto dalla vita e che, dopo la laurea in Bocconi e una carriera rampante, ha deciso di scommettere sul suo futuro. Tra loro nasce qualcosa di impalpabile, che serpeggia nell’e- lettricità che pervade ogni loro conversazione. Sono divisi da quella che sembra una differenza inconciliabile, eppure devono affrontare insie- me le difficoltà quando la loro startup viene tra- volta da un tracollo finanziario. E la loro perso- nale battaglia si intreccia indissolubilmente alla storia italiana che, dopo aver promesso una crescita culturale, sociale ed economica che non ci sarebbe mai stata, ha dato tantissimo a una generazione, ma ha tolto tutto a un’altra. Il passato e il futuro sono le due forze che spin- gono Anna e Teo ora verso la rassegnazione, ora verso quella pericolosa parola che è «spe- ranza». La speranza di due anime tradite che nonostante tutto combattono.

Raffaella Silvestri, una delle voci più raffinate del panorama letterario italiano, con profondità di sguardo chiede ai suoi personaggi se sono pronti ad affrontare un futuro a cui nessuno li ha preparati. Lo chiede anche a noi, che vivia- mo questi tempi incerti, ricordando un passato che ci appare attraente e splendido, timorosi di vivere fino in fondo la libertà di un presente non ancora tracciato. Una storia crepuscolare che riesce a tratteggiare con estrema sensibilità due generazioni dell’Italia contemporanea at- traverso una vicenda individuale ma collettiva, fino alla rinascita di un nuovo giorno.

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