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Colore e freschezza…. Il gazpacho e le sue meravigliose varianti

Speziando a cura di Simona Colombo.

In questa stagione per me è amore puro! L’ho sempre mangiato, ma dopo Siviglia, me ne sono follemente innamorata.

Nell’albergo in cui soggiornavo lo servivano di diversi colori, in piccoli bicchierini ghiacciati, con vicino delle ciotoline con uova sode spezzettate, peperoni a cubetti, prosciutto crudo a cubetti… e ogni bicchierino si poteva guarnire e poi gustare.

In estate secondo me sono una meraviglia sia per rinfrescarsi, sia per aprire una cena estiva con colore e originalità.

Ci sono ricette di ogni tipo e gusto per questa meravigliosa zuppa di origine Andalusa. Nata come piatto povero delle campagne, per contrastare la calura estiva, in origine era semplice mollica di pane bagnata con olio e aceto.

La parola deriva da “caspa” che significa frammentato, sbriciolato. Nei secoli ha subito variazioni e aggiunte fino al XIX secolo in cui sono stati aggiunti i pomodori nella versione diventata famosa in tutto il mondo.

A Madrid, in cui hanno un delizioso detto sul clima locale, che spiega l’importanza di una ricetta così fresca “dieci mesi di inverno e due mesi di inferno”, lo servivano in un bicchiere molto ma molto freddo, quasi una granita…. Era un incanto… in estate per me capace di sostituire egregiamente un cocktail pre pasto con innumerevoli vantaggi per la salute e per la linea!!!!

Spero di stimolare la vostra curiosità con tre variazioni di colore, che sono solo spunti di sperimentazione.

Il super classico ROSSO, con pomodori, peperoni, cetrioli, cipollotti, olio e ovviamente aceto di quello buono!

 

Si può fare con o senza pane ammorbidito, aggiungendo il pane rimarrà più denso, fino a trasformarsi nel salmorejo, che è una zuppa a cucchiaio, servita con le “guarnicion”, veramente squisita, ogni famiglia conserva gelosamente la sua ricetta sulle combinazioni di consistenze.

Sull’onda della passione sempre a Siviglia, in un meraviglioso localetto pieno di jamon iberico, abbiamo assaggiato la versione BIANCA… molto molto chic, l’ajo blanco.

Credetemi è meraviglioso, rispetto al rosso onestamente più impegnativo da digerire, ma se giocate con i bicchierini e ne date solo un assaggio, saprà stupire.

E’ fatto con le mandorle, l’aglio, il pane ammorbidito nel latte, l’olio e sempre l’immancabile aceto. Viene spesso servito con gli acini di uva bianca per decorare.

Poi passiamo a una ricetta molto di moda, quello VERDE. Anche qui le varianti sono infinite, quella che io ho provato di recente e che ho trovato molto interessante è quella con l’avocado, il cetriolo, il succo di lime e la scaglie di cocco.

Per chiudere questo tuffo nella freschezza vi lascio con un “gioco” ovvero una ricetta bella da morire, che io non sarei in gradi di fare, ma che è un incanto per gli occhi: i gazpacho macaron, qui vi propongo quelli di webos fritos

Spero di avervi rinfrescato e incuriosito su questo mondo di sapori che può essere acceso da questa consistenza densa e fresca.

Esistono varinati con le fragole, con l’anguria, con la barbabietola, diciamo che ogni colore del mondo vegetale può essere inserito in un contrasto di sapori che lo renderanno unico!

 

Immagini: Flickr/Núria Farregut , Flickr/webos fritos, Flickr/cyclonebill, Flickr/etringita

 

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Simona Colombo

Food blogger per passione, ingegnere per attitudine, mamma per amore….
Appassionata di healthy food , perché per me il cibo è un atto di amore, per gli altri, se cucinato, per se stessi, se mangiato. 

Potete Trovare Simona con tante idee e consigli nella sua pagina Facebook SPEZIANDO e via email, scrivendo a: s.colombo@annoluce.net

 

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