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La creatività è rosa, anche in Google

Dopo diversi anni trascorsi in Publitalia, Paola Marazzini approda, nel 2008, in Google con il ruolo di Agency Head. Affiancata da un team dedicato, Paola, in questi anni, lavora per uno dei domini web più importanti al mondo. E approfittando del momento di estrema crescita del mondo “in rete” ha portato avanti progetti innovativi e di successo.

Dall’arrivo in Google, fino a oggi, quali sono stati gli obiettivi conquistati e quali le vette, ancora da scalare?
Dal punto di vista professionale è stato un salto qualitativo, sia per la quantità di impegni ai quali far fronte, sia per gli stimoli che arrivano in continuazione. Il risultato? Mi sento una persona ben diversa rispetto a quella che ero sette anni fa, quando sono approdata in Google. Anche dal punto di vista professionale, il cambiamento è stato radicale. Basti pensare che quando sono arrivata non esistevano Youtube, Android e nemmeno una struttura che si dedicasse al rapporto con i centri media e agenzie. Oggi abbiamo un team interamente dedicato ai nostri partner con i quali collaboriamo in modo continuativo contribuendo allo sviluppo del mercato. Per usare una metafora, il lavoro che svolgo con il mio team, è paragonabile a una passeggiata in montagna dove, una volta arrivati al rifugio, proprio quando si pensa di aver raggiunto la meta, ci si trova a un punto da cui ripartire per affrontare nuovi chilometri e nuove sfide per ottenere nuovi successi.

 

Uno dei famosi Doodle di Google
Uno dei famosi Doodle di Google

Cosa manca alle realtà italiane per essere “creativamente” competitive rispetto a quelle estere?
Noi italiani abbiamo spiccate capacità in alcuni ambiti e debolezze in altri, come tutti del resto. E’ risaputo che all’estero abbiamo spiccate capacità nel cavalcare l’innovazione e l’online, ma anche in Italia la creatività non manca a chi fa questo mestiere.

Parlando di creatività, quanto conta questa dote in generale e quanto ha significato pe lei e per il suo lavoro?
Se per creatività si intende la capacità di trovare soluzioni diverse, saper cogliere le sfide senza scappare per reinventarsi, questa dote dovrebbe essere importante in tutti i lavori, come del resto dovrebbe esserlo in ogni ambito della vita, compresa la vita privata. Creare e progettare, affrontare un minimo di percorso tortuoso deve essere considerato sempre uno stimolo.

Google ha deciso di essere elemento strategico, a Milano, dell’Italians Festival? Quale sarà il ruolo di una delle più importanti al mondo nel digitale?
Essendo Google un’azienda di spicco nel mondo digitale, crediamo che la nostra vicinanza, possa stimolare il settore creativo, aiutandolo ad affiancare e supportare un mondo che vuole e deve evolversi. Essere parte dell’Italians Festival, per noi, significa essere parte integrante di una serie di iniziative e di un palinsesto che ci vede coinvolti, con l’intervento di Michael Yapp, founder e global creative director di The Zoo (il team creativo di Google). Saremo in prima linea anche con due workshop: “Be successful on YouTube: Creators’ Tips and Tricks” che avrà lo scopo di spiegare come arrivare al successo su YouTube e “Beyond the 30”, rivolto a chi si prefigge di spiegare come realizzare un video pubblicitario di successo che vada oltre i 30 secondi. Ma non è tutto. Google parteciperà all’evento assegnando, anche promuovendo due premi: “Best Use of Youtube” e “YouTube 7 Days Brief” che verrà assegnato ai migliori creativi under 28.

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Lo scorso anno, Google, si è fatta promotrice del Google Creative Lab. Riproporrete l’iniziativa?
Questo tipo di attività fanno parte del nostro dna, tanto che prima di Google Creative Lab, erano già stati avviati workshop e incontri che si prefiggevano di spiegare il modo migliore per muoversi sulle piattaforme online, dedicati a tutti quelli che lavorano nel web. Comunque… sì, lo rifaremo.

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Come si può sfruttare l’online per promuovere al meglio il proprio prodotto? E cosa è cambiato nel tempo?
Ormai l’online è universalmente riconosciuto come un fattore abilitante che ha impatti positivi anche per l’economia, tanto che le nazioni più evolute che lo sanno sfruttare al meglio, hanno un PIL superiore alle altre. Dunque, non è un caso, che molte imprese, per affacciarsi sui nuovi mercati, abbiano sfruttato le opportunità offerte dal web per cercare nuovi sbocchi. Proprio con questa finalità abbiamo lanciato il progetto “Made in Italy: eccellenza al digitale” (in collaborazione con Unioncamere) con lo scopo di promuovere le eccellenze artigianali e agroalimentari all’estero tramite il digitale. Non è un caso, nemmeno che, molte aziende si siano rese conto di come sia fondamentale anche l’online per far conoscere i propri prodotti oltre i confini nazionali. Se, fino a poco tempo fa, non si dava molto spazio alla promozione in rete e la si usava solo se restava del budget, ora è diventato fondamentale inserirla nella strategia del marketing.

Un ruolo importante in un’azienda nota in tutto il mondo. Molti sostengono che la parità uomo-donna sia stata raggiunta, ma i dati e la realtà sembrano presentare un quadro differente. Lei cosa ne pensa?
Devo dire che ho la fortuna di lavorare in un ambiente dove la “diversity” non è un elemento che influisce sulle scelte aziendali. Tanto che le quota rosa sono molto presenti nella mia azienda. Detto ciò, se è vero che la donna ha una qualità che è quella di essere multitasking, dall’altro è vero che deve sviluppare skill, diversi dagli uomini. Le donne dovrebbero imparare a essere più determinate per raggiungere gli obiettivi che si sono prefissate. E’ vero che un ambiente di lavoro più equo potrebbe aiutare, ma se questo non accade, non resta che essere più decise, chiedere e farsi avanti.

Cosa consiglia a una donna, diciamo quarantenne, che vuole rimettersi in gioco e riuscire a raggiungere un obiettivo?
Più invecchio e più mi convinco che, se una persona capisce quali sono realmente le sue passioni, con queste, potrà raggiungere gli obiettivi desiderati e ottenere appagamento personale. Se, invece, ci si violenta psicologicamente a fare ciò che non si vuole fare, i risultati tarderanno e la frustrazione crescerà. Bisogna solo trovare la forza per seguire sempre i propri obiettivi, i propri sogni. Sempre.