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Sune Frontani: Make a Wish, quando i sogni diventano realtà

Alessia voleva svegliarsi a Parigi, Andrea seguire l’allenamento del Milan. Marcello, invece, desiderava passare una giornata con le sue amate balene, magari per cantare insieme nella loro antica lingua; per Vanessa toccare il cielo con un dito voleva dire incontrare le Winx proprio lì, in ospedale. Già, perché questi sono solo alcuni dei desideri “impossibili” di bambini gravemente malati e che Make-A-Wish Italia si impegna ogni giorno a trasformare in realtà. Ed esaudire un desiderio è un po’ come fare una magia. Questa ONLUS ha scelto di regalare a bambini, colpiti da patologie gravi o croniche e alle loro famiglie, quell’attimo di felicità chiuso nel profondo del loro cuore. Per esaudire un desiderio del cuore è necessaria una gran forza, una forza che abbiamo letto negli occhi e nel sorriso di Sune Frontani, CEO e Founder di Make-A-Wish Italia.

I have a dream… Sune, questa storia inizia così?
Sì, è il “c’era una volta” di Make-A-Wish. La Fondazione nasce negli Stati Uniti 35 anni fa su desiderio di una mamma che comprese l’importanza di esaudire il desiderio del cuore del suo bambino affetto da una grave forma leucemica. Così, grazie a un gruppo di amici, di volontari e con il sostegno delle isitituzioni riuscì a vedere il sorriso stampato sul viso di suo figlio. Era nata Make-A-Wish che nel tempo si è evoluta diventando Fondazione e oggi è presente in 50 paesi del mondo.

In Italia da quanto siete presenti e come siete organizzati?
Make-A-Wish Italia nasce nel 2004 a Genova. Dopo alcune attese burocratiche, siamo stati riconosciuti giuridicamente dallo stato italiano e così mio marito e io, insieme a un gruppo di amici e ai primissimi volontari abbiamo avuto il via libera per esaudire i desideri di bambini e ragazzi tra i 3 e i 18 anni, affetti da patologie che mettono a rischio la loro sopravvivenza. Da quel giorno sono passati 10 anni e oltre 1000 desideri sono stati esauditi. Oggi collaboriamo con i principali ospedali pediatrici in tutta Italia, abbiamo più di 250 volontari che si impegnano a realizzare i desideri coordinati dall’ufficio di Genova e di Milano.

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Come vi arriva la richiesta di desiderio?
Veniamo contattati da amici, parenti o medici del bambino ammalato. Dopo alcune verifiche e le successive autorizzazioni, i nostri volontari prendono contatto con il bambino e pian piano cercano di capire quale sia il suo più grande desiderio. Attenzione però: Make-A-Wish non è quella dell’ultimo desiderio: i nostri bambini hanno malattie potenzialmente mortali ma guariscono anche!

Quali tipi di desideri incontrate?
Ci chiedono di tutto. Dall’incontro con l’idolo del cuore al viaggio; dal voler essere un super eroe a un oggetto. Per meglio organizzarci, abbiamo raggruppato le richieste in 4 ambiti: desidero conoscere…; desidero avere…; desidero andare…; desidero essere per un giorno…

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Con più di 1000 desideri realizzati, dovrete supportare costi onerosi. Come?
Siamo bravi a ridurre al massimo le spese e a investire quasi tutti i fondi nella mission. Più dell’80% del budget è destinato ai desideri dei nostri piccoli. Ma abbiamo anche tanti amici. Tante aziende che credono in noi e scelgono di sostenere le nostre attività con donazioni di carattere economico o con prodotti. Ma altrettanto fanno i privati. Abbiamo da poco introdotto una nuova formula per aiutarci: adotta un desiderio. Chiunque può aderire prendendo in carico in toto o in parte la realizzazione economica del sogno di un bambino.

Perché è importante esaudire proprio quel desiderio del cuore?
Esaudire proprio “quel” desiderio dà al bambino una sferzata di energia, di positività, che aiuta tantissimo ad affrontare la malattia e a renderla vincibile con il potere del ricordo. L’89% dei bambini diventa emotivamente più forte e il 98% delle famiglie torna a sentirsi per quell’attimo una famiglia normale. Così anche guarire non è più impossibile, in alcuni casi.

Avete vinto, anche, il premio di categoria all’Infant Charity Award 2015
A parimerito con UNICEF. Ne siamo tremendamente orgogliosi. È il primo riconoscimento ufficiale per la nostra attività e speriamo ci aiuti a farci conoscere sempre di più e ad esaudire sempre più desideri.

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Passando per il centro ho notato un maxi wall led con un flash mob che vi riguarda. Di cosa si tratta
Il 29 aprile di ogni anno festeggiamo il World Wish Day, il giorno in cui fu esaudito il primo desiderio di Make-A-Wish 35 anni fa. Quest’anno in Italia, a Milano, abbiamo organizzato un flash mob proprio per mercoledì 29. Light a Star for a Make-A-Wish è un invito a venire in piazza San Carlo alle 20. I partecipanti, con dei bastoncini fluorescenti, formeranno e accenderanno al calar della sera una grande stella, simbolo dell’associazione. L’evento sarà a beneficio anche della raccolta fondi “Accendi anche tu il sorriso di un bambino gravemente malato facendo subito la tua donazione” che sarà veicolata attraverso un volantino informativo. Il volantino riporterà un Qr-Code, grazie al quale sarà possibile collegarsi in modo semplice e immediato, tramite cellulare, ai nostri dati bancari. L’evento è gratuito ed è organizzato da Make-A-Wish Italia, in collaborazione con Flash Mob Milano, con il patrocinio del Comune di Milano. Il tutorial è previsto direttamente in loco un’ora prima dell’evento.