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Lara Ghiotto, ingegnere molto coach!

Bella, solare e sorridente lei, Lara Ghiotto, ha cambiato vita. Sì, ha preso il toro per le corna e – a dispetto della laurea in ingengeria gestionale – si è buttata nel mondo del coaching. Del business coaching, in particolare, con un’attenzione al mondo delle donne imprenditrici e libere professioniste. Potevamo non intervistarla per Articolo Femminile?

Una laurea in ingegneria gestionale, con marketing e start up nel sangue. Allora hai sempre voluto fare la business coach?

Assolutamente no! Per molti anni ho cercato l'”ispirazione professionale” senza trovarla e, anche la soddisfazione nel lavoro che avevo, lasciava molto a desiderare. Poi, finalmente, ho capito che dovevo guardare dentro di me e da li è iniziato un percorso di chiarimento e crescita personale che mi fatto capire che il mio sogno era aiutare le donne. A quel punto, la mia visione, le mie esperienze e le mie competenze si sono combinate in un quadro omogeneo finalmente sensato, rivelandomi strade professionali che prima non credevo possibili.

Si è felici solo quando si fa quello che si desidera…
Lavorare facendo quello che ami a modo tuo è un modo straordinario per essere più felice e avere maggiore autostima e, oggi, la mia formazione, le mie passioni e la mia esperienza diretta mi permettono di aiutare chi desidera davvero a raggiungere questo obiettivo.

Lara Ghiotto
Lara Ghiotto

Qual è la cosa più difficile del tuo mestiere?
Ho notato che spesso le donne credono poco in se stesse. Per questo è bello aiutarle a sfruttare i loro talenti e le loro qualità . Personalmente, non credendo nelle soluzioni precostituite, cerco di adattare i miei servizi alla persona specifica per aiutarla a trovare il suo modo, unico e speciale, di essere e di fare le cose. All’inizio questo approccio è certamente più faticoso, ma è anche ciò che dà poi le soddisfazioni più grandi.

Cosa ti chiedono, le tue clienti, con maggiore frequenza? E la più grande paura delle donne che si rivolgono a te?

Le persone che si rivolgono a me, di solito, non sono spinte dal desiderio di arricchirsi, ma dal desiderio di fare un lavoro che le appassioni e in cui potersi realizzare coerentemente con i loro valori e la loro visione del mondo. Naturalmente è importante che il lavoro sostenga economicamente, ma spesso non è il denaro la prima motivazione. La paura più grande, invece, è quella di investire tanto tempo ed energie nella propria attività e di non vederla crescere, di non riuscire a viverci ed essere costrette ripiegare su qualcosa che non appassiona. In altre parole, di dover rinunciare a un sogno tanto grande e alla promessa di libertà che porta con sé.

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Il segreto di una professionalità di successo nell’era di Facebook?

 

Ti direi che il segreto ha 3 facce: dare prima di chiedere, essere se stesse e non voler piacere a tutti a tutti i costi. Internet ci consente di entrare in contatto con moltissime persone, ma piuttosto che snaturarci e faticare per piacere a tutti, cerchiamo persone in sintonia con noi, mostriamoci come siamo veramente e facciamo del nostro meglio per essere utili e dare una mano. Costruiremo così un brand di successo e un seguito di persone che sapranno di potersi fidare di noi. Questo è tutto quello che ci serve!