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Affamare il cancro, nutrire il paziente

Il ruolo centrale della dieta mima-digiuno e del suo impatto sul metabolismo per aiutare a prevenire e curare molti tipi di tumore,  anche negli stadi avanzati

Nonostante i progressi della scienza, oggi quasi una persona su due rischia di ammalarsi di tumore. Come mai siamo riusciti a ridurre il rischio di malattie mortali come quelle cardiovascolari e molte altre, ma non abbiamo avuto altrettanto successo contro il cancro? Perché i tumori sono malattie complesse, mai identici tra di loro, fatti di cellule differenti che spesso non seguono un decorso prevedibile. Hanno però una cosa in comune: sono fatti di cellule «confuse e ribelli», che si nutrono molto più di quelle sane, soprattutto quando attaccate dalle terapie standard. Valter Longo spiega i dati di decenni di ricerca di base e clinica, che indicano che un uso controllato di dieta mima-digiuno e Dieta della Longevità può aiutare a prevenire, ma anche a sconfiggere, le patologie tumorali, togliendo nutrimento solo alle cellule malate. Il Cancro a digiuno apre una nuova via, in cui anche il paziente può diventare protagonista attivo nella propria cura e guarigione.

In libreria dal 20 settembre | 363 pagine | 18,90 €

IL LIBRO

Quando c’è un incidente, anche solo di bicicletta, negli USA in pochi minuti arrivano pompieri, vigili, polizia e ambulanza. Invece chi ha un tumore, sia negli USA sia in Italia, incontra un unico referente: un oncologo, spesso indaffaratissimo e oberato di lavoro. Perché una battaglia così difficile è sovente combattuta da un solo medico? Valter Longo sostiene che è necessaria invece una squadra, guidata sì dall’oncologo ma che includa anche un biologo di oncologia molecolare, un nutrizionista specializzato in cancro e uno psicologo. In questo team la nutrizione e il digiuno si possono unire alle terapie standard per combattere molti tipi di tumore, anche negli stadi avanzati. In questo libro, frutto di decenni di ricerca, Valter Longo rivela, con il contributo di alcuni tra i più autorevoli oncologi ed esperti di nutrizione oncologica in Italia, Europa e Stati Uniti, i risultati straordinari ottenuti utilizzando brevi cicli di digiuno e dieta mima-digiuno per la terapia dei tumori. I dati di ricerca di base dimostrano in modo inequivocabile che affamare il cancro è un’arma potentissima, in affiancamento alle terapie come la chemio, la radio e l’immunoterapia. I dati clinici presentati nel libro iniziano a dimostrare che la dieta mima-digiuno può rendere le terapie oncologiche più efficaci e meno tossiche anche nell’uomo. Longo propone anche che la nutrizione può prevenire molti tipi di tumore, descrivendo i suoi studi delle «piccole persone» sulle montagne dell’Ecuador, raramente affette da tumori, e connettendole alle diete mima-digiuno e della longevità.
Il cancro a digiuno è un libro essenziale per tutti coloro che stanno affrontando e tutta la popolazione a rischio di affrontare una malattia che si pensa toccherà un essere umano su due. Ricco di storie di pazienti e studi clinici, è una lettura che invita tutti – medici, operatori sanitari, pazienti e familiari – a comprendere le potenzialità straordinarie di un nuovo approccio alla lotta contro il male del secolo, al centro dell’attenzione delle principali riviste scientifiche e mediche del mondo.

L’AUTORE

Valter Longo, biochimico, è nato a Genova nel 1967 ed è riconosciuto a livello internazionale come uno dei leader nel campo degli studi dell’invecchiamento e delle malattie collegate, con pubblicazioni sulle più autorevoli riviste scientifiche tra cui «Nature», «Science» e «Cell». È professore ordinario di Gerontologia e di Scienze Biologiche e direttore dell’Istituto di Longevità presso la School of Gerontology alla University of Southern California di Los Angeles, uno tra i più prestigiosi centri al mondo dedicati esclusivamente all’insegnamento e alla ricerca sull’invecchiamento, oltre a dirigere il Laboratorio di Longevità e Cancro all’Istituto di Oncologia Molecolare IFOM di Milano. Il professor Longo ha ricevuto alcuni dei principali riconoscimenti internazionali alla carriera: fra questi, nel 2010 il Nathan Shock Lecture Award del National Institute on Aging (NIA/NIH), nel 2013 il Vincent Cristofalo «Rising Star» Award per la Ricerca sull’invecchiamento dall’American Federation for Aging Research, e nel 2016 il Glenn Award per la Ricerca sulla Biologia dell’invecchiamento. Nel 2018 la rivista americana «Time» lo ha inserito nell’elenco delle 50 persone più influenti al mondo nel campo della sanità, dopo averlo selezionato tra i più influenti nel campo della lotta all’invecchiamento. Nel 2021 la rivista scientifica americana «Science» lo ha definito un pioniere nel campo della nutrizione e del cancro.