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Adolescenti e dipendenza da cellulare e social network: una spiegazione semplice ma non banale

Articolo a cura di Maria Elena Milani di m@mma senza manuale

Non sono un psichiatra e neanche una neuroscienziata, semplicemente volevo capire come mai tutti sti ragazzi sono ossessionati dal loro cellulare e dai social network così ho fatto un paio (magari qualche cosa di più) di ricerche.

Ho cercato, in questo mio articolo, di rendere semplice ma non banale un problema decisamente troppo diffuso.

Dunque, ci sono tante sostanze chimiche che il nostro cervello produce (sì, anche il tuo) che ci fanno sentire felici, innamorati, arrabbiati, appagati, frustrati etc. etc..

Anche se non è l’unica sostanza che entra in gioco, tirerò principalmente in causa la DOPAMINA.

 

Che cos’è la dopamina

La dopamina è la sostanza chimica che media il piacere e l’eccitazione nel cervello. È rilasciata quando viviamo circostanze o attività piacevoli ed esaltanti come il sesso o il gioco d’azzardo.
La dopamina fa sorgere inoltre lo stimolo a ricercare continuamente queste attività.

In sintesi:
quando qualche cosa ci rende felici ed eccitati la dopamina ci stimola a ricercarla continuamente.

 

Lo stato dell’arte

Ora che abbiamo capito che cos’è la dopamina, consideriamo dati di fatto:

1) L’adolescenza è un periodo molto stressante.

2) Gli adolescenti sono in preda, involontariamente ad una tempesta ormonale difficile da regolarizzare che li porta fisiologicamente sempre alla ricerca di eccitazione.

3) Gli adolescenti, stressati ed in cerca di stimoli,  hanno LIBERO ACCESSO INCONTROLLATO a cellulare e ad internet

 

Una conseguenza difficile da evitare

Con il texting, ma più in generale con internet, gli adolescenti riescono a soddisfare le loro necessità IMMEDIATAMENTE e FACILMENTE.
Ricevere un messaggio è eccitante così come un like al proprio profilo FB.
Ma è a questo punto che si rischia di entrare in una spirale, perché se la dopamina spinge alla ricerca del piacere, il “rinforzo” che si ottiene quando questo viene raggiunto induce a cercare ancora.
E allora può diventare sempre più difficile inibire la risposta a uno stimolo, nel caso specifico evitare di inviare un messaggio, di rispondere a chi ci scrive, di lanciare un’occhiata a WhatsApp o di controllare la posta elettronica.

Si crea, di conseguenza, una DIPENDENZA

 

Il lato oscuro della dipendenza: le conseguenze

Si rischia che la mancanza del raggiungimento di quei livelli di gratificazione ed eccitamento sfocino in depressione e frustrazione incontrollabile con tutto ciò che ne deriva: rabbia, senso di impotenza, tristezza e apatia.
Inoltre l’interazione diretta, più difficile e complicata, viene progressivamente sostituita da quella indiretta, meno impegnativa e compromettente
L’uso estremizzato del cellulare o dei social può inoltre diventare l’unico mezzo per mettersi in relazione con gli altri, sviluppando insicurezze relazionali, portando alla chiusura in se stessi ed al disinteresse del mondo circostante.

 

Come aiutare i ragazzi ad uscire dalla dipendenza

La soluzione non è TOGLIERE internet o il cellulare, ma TROVARE NUOVI EQUILIBRI, utilizzare cose che BILANCINO antagonizzando la necessità di dopamina producendo per esempio  SEROTONINA:

  • Buon cibo come un bel piatto di pasta
  • Una bella cioccolata calda
  • Gratificazioni scolastiche
  • Coccole
  • Una partita di calcio o altro sport
  • Stare fisicamente più con gli amici
  • Passeggiate
  • ………..

Facendo così i livelli di dopamina si regolarizzano e non ci sarà più la necessità fisiologica di “attaccarsi” a cellulare o al web

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Ho parlato di adolescenti, ma tutto ciò accade anche di frequente agli adulti, vi siete mai ritrovati al ristorante con i vostri amici e vedere tutti quanti attaccati al cellulare?

Beh..io sì e non mi è piaciuto.

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Cosa faccio nella vita oltre che crescere i miei figli?

A parte fare la spesa, pulire la casa, portare le creature ai vari impegni post scolastici, cucinare, rispondere alle chat delle mamme, pagare bollette, organizzare vacanze e tempo libero…LAVORO!

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