fbpx

Come scrivere una lettera di presentazione per il tuo ritorno al lavoro

Articolo a cura di Isabella Tosi di secondoround.com

E’ sicuramente molto più facile trovare un nuovo lavoro quando ne hai già uno, quando invece sei a casa da un po’ tutto diventa più difficile, ma non per questo impossibile. Sia che tu sia stata accompagnata all’uscita o che abbia scelto volontariamente di prenderti una pausa per occuparti della tua famiglia o per altre ragioni, sicuramente sarai preoccupata per il vuoto nel tuo curriculum.

Ecco qui la soluzione: una lettera di presentazione ben strutturata può aiutarti a sentirti più sicura e a dissipare, sin dalle prime righe, i possibili dubbi dei selezionatori in termini di competenze, impegno e capacità di rimetterti in gioco facendo dimenticare il tuo gap.

Ecco una serie di consigli che ti possono aiutare a scrivere una lettera indimenticabile.

Per prima cosa cerca qualche informazione sul responsabile della selezione e sull’azienda oggetto della tua candidatura, sicuramente Google ti sarà di estremo aiuto e poi moltissime aziende sono anche su Linkedin non sarà dunque molto difficile scovare il nominativo giusto.

Questi dettagli ti saranno utili per intestare la tua lettera non in maniera generica, ma la lettura del sito o dei vari profili social ti aiuteranno anche a comprendere meglio lo spirito aziendale e dunque a scegliere lo stile più adatto al tuo capolavoro.  A questo punto sarai anche pronta a scrivere il tuo testo facendo capire che ti sei documentata e che hai conoscenza del settore esprimendo il tuo interesse nel contribuire con le tue competenze a quel ruolo specifico in quell’azienda.

 

Specifica nel riferimento o all’inizio della lettera il ruolo per il quale ti vuoi candidare. Se non stai rispondendo a un annuncio specifico, ma si tratta di una candidatura spontanea, inserisci all’inizio o nell’oggetto una breve frase che spieghi in poche chiare parole l’opportunità che stai cercando.

Racconta brevemente chi sei in termini di qualifiche, background professionale e spiega perché vorresti lavorare per quell’azienda.

Utilizza una formattazione con i punti elenco, dato che il tempo medio di lettura sarà di 20 25 secondi al massimo, chi dovrà esaminare la tua lettera sarà facilitato da uno schema che risulterà sicuramente subito chiaro.

A questo punto arriva il bello, spiega il motivo della tua pausa lavorativa brevemente senza sentirti in colpa, semplicemente per le ragioni più naturali come crescere i tuoi figli, riprenderti da un momento difficile, occuparti di qualcuno della tua famiglia, un trasloco per seguire tuo marito.

Mi raccomando non sentirti in colpa, quello che stanno cercando è la candidata ideale per quel posto con un’attitudine positiva, felice di poter cominciare a lavorare per loro e che possa adattarsi allo spirito del team, non qualcuno che recrimina il passato.

 

Spiega anche come mai ora ti senti pronta per rientrare al lavoro. Per esempio un corso che ha attualizzato le tue competenze, o l’approfondimento di una lingua straniera, un’attività di volontariato o di breve durata che ti ha dato la spinta per ricominciare. Rassicura anche sul fatto che i bambini sono ormai ben sistemati a scuola, o che le altre questioni alla base del tuo allontanamento ora sono assolutamente risolte.

Nel paragrafo conclusivo invece cerca di spiegare cosa puoi fare per l’azienda. E non dimenticare di stabilire un contatto in modo che il tuo interlocutore non possa fare a meno di chiamarti.

 

Cerca insomma di chiudere con quella che viene definita una call-to-action,cioè un vero e proprio invito all’azione richiedendo un colloquio o comunque un’opportunità di discutere del tuo cv. Se invece ti stai informando sull’apertura di qualche nuova opportunità cerca di coinvolgere il selezionatore a fornirti qualche informazione su come prepararti al meglio per quell’occasione. Comunica anche che proverai a contattarlo telefonicamente la settimana prossima.

E chiudi sempre ringraziando per la lettura.

 

Cerca di mantenere la lunghezza al massimo a una pagina. Rileggila attentamente prima di inviarla, o magari chiedi a qualcuno di darle un’occhiata giusto per evitare gli errori più banali e per darti un parere sul contenuto.

 

E se è la discriminazione in base all’età che ti preoccupa, allora cerca di aggirare il problema: non citare l’anno in cui ti sei laureata o diplomata, non fare riferimento a lavori troppo in là nel tempo, a meno che non siano assolutamente legati come esperienza per il ruolo per il quale ti stai candidando e cerca di scrivere le tue esperienze in termini di durata (esempio ho 10 anni di esperienza).

 

E ora, mani sulla tastiera!

 

_____________________________________________________________________________________________________________________________

In Facebook Secondo Round

ciao, mi chiamo Isabella. Da sempre appassionata di lingue e comunicazione ho lasciato una carriera di successo per dedicarmi alle mie bambine. Poi ho provato a ripartire ma la strada è stata davvero in salita.
A livello psicologico ero insicura per quella nuova esperienza ma anche certa che una volta ritornata in pista tutto sarebbe andato liscio date le mie qualifiche e invece no.
Mi sono dovuta scontrare con un mondo del lavoro cambiato, con competenze da rispolverare e una casa da gestire.
Allora ho deciso che volevo – e voglio –  aiutare le donne come me a riscoprire il loro io-professionale.
Il mio blog www.secondoround.com parla della mia attività di job coaching  attraverso le testimonianze delle persone che incontro e che aiuto con il mio metodo che prende spunto dalla mia formazione in comunicazione perchè candidarsi per un posto di lavoro null’altro è che una self-promotion.