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Italiani e sex toy? Nord e sud si dividono

Torniamo a bomba sul polverone sollevato da Cinquanta sfumature di grigio, che ha scatenato un vero e proprio dibattito a livello mondiale sul sesso e i ruoli che in esso assumiamo. Proprio su questo dibattito si è fermata LELO, marchio leader nella creazione di sex toy. L’azienda ha analizzato questo fenomeno negli ultimi 5 anni e prevede che il 2015 sarà l’anno che vedrà cadere gli ultimi tabù legati alla comunicazione sessuale.

I risultati dell’indagine mostrano che le coppie hanno raggiunto un nuovo grado di maturità per quanto riguarda le proprie aspettative sessuali, riconoscendo che il benessere in ambito sessuale non deriva necessariamente da un mero gioco di ruoli ma dalla capacità di comunicare apertamente con il proprio partner.

Interessanti i dati per quanto riguarda l’Italia che si sta avvicinando alle percentuali del resto del mondo, ma rivela ancora qualche gap, in particolare nelle regioni meridionali.

Ecco qualche dato statistico tra i più interessanti. L’83% delle donne afferma di sentirsi libera di comunicare al partner le proprie preferenze a letto. Rispetto al 67% del 2009. Per quanto riguarda l’Italia il dato si assesta invece sul 74%. Il 74% dei partecipanti si dichiara aperto all’eventualità di possedere un sex toy. Rispetto a un incredibilmente più basso 38% nel 2011.

Guardando i dati del Bel Paese riscontriamo una grande differenza tra il nord e il sud della penisola. Al nord il 71% degli intervistati si è dimostrato possibilista sull’eventualità di possedere o acquistare un sex toy, mentre al sud solo il 58%.

La media nazionale si attesta quindi sul 65%. Quasi la metà dei partecipanti sostiene che si sentirebbe a proprio agio nel regalare un sex toy a un membro della famiglia. Contro il 7% del 2011.

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Più bassi i dati italiani rispetto a quelli degli altri paesi registrando un 11% totale di persone che non si sentirebbe a disagio nel regalare un oggetto sensuale a un familiare o che addirittura lo farebbe volentieri. L’81% dei partecipanti si definisce sessualmente soddisfatto rispetto a meno del 70% nel 2014 e 2013.

Gli italiani si dimostrano più soddisfatti della propria sessualità rispetto alla media mondiale, così l’87% si ritiene infatti appagato. Anche se nelle regioni settentrionali gli italiani fanno meno sesso, ma ne parlano con maggiore spigliatezza, mentre nel meridione sono più passionali ma non parlano di sesso volentieri o senza imbarazzo.

Steve Thomson, a capo del Global Marketing di LELO, ha dichiarato: “Negli ultimi 5 anni c’è stato un mutamento significativo nel modo in cui parliamo di sesso. I tabù stanno quasi definitivamente scomparendo. La trilogia delle Sfumature ha esposto i lettori a una sottocultura vibrante di accesa sensualità, incline a realizzare i desideri più reconditi. Ma è il 2015 l’anno della svolta, l’anno che scoperchierà la scatola dei tabù.”