Un corpo pulito dentro si traduce in energia e leggerezza. La depurazione non è una moda: è il modo più naturale per tornare a sentirsi bene
Prendersi cura del proprio corpo non è una moda passeggera, ma un gesto di rispetto quotidiano. La depurazione, spesso definita detox, non è un rituale da influencer ma un modo concreto per mantenere l’organismo efficiente, sostenendo il naturale equilibrio dei processi vitali. È la forma più semplice di manutenzione di sé: un’occasione per alleggerire il carico di tossine e ricaricare le energie.
Ma perché il corpo accumula tossine? Nel corso del tempo, il nostro organismo si confronta con due tipi di intossicazione.
La seconda forma di intossicazione arriva invece dall’esterno. Aria inquinata, alimenti industriali, farmaci e prodotti chimici rappresentano fonti costanti di tossine che entrano nel nostro sistema. Anche i cibi più comuni, come le proteine animali, possono produrre residui metabolici — ad esempio l’acido urico — che vanno neutralizzati. Il risultato è che il nostro organismo lavora in modo continuo per eliminare ciò che non serve, bilanciando ciò che introduce e ciò che espelle.
Il corpo dispone di un sistema di smaltimento rifiuti straordinario, orchestrato dagli organi emuntori: fegato, reni, intestino, pelle e polmoni. Ognuno svolge un compito specifico, ma il fegato resta il principale protagonista. È qui che molte tossine vengono elaborate e rese innocue grazie a un complesso meccanismo biochimico noto come citocromo P450.
Quando questo sistema rallenta, però, le scorie tendono ad accumularsi nella matrice extracellulare, il liquido che circonda le cellule. Se la depurazione diventa inefficiente, le cellule finiscono per trattenere i propri rifiuti, riducendo la vitalità generale dell’organismo.
Ecco perché la depurazione non è solo una pratica periodica, ma un processo costante da sostenere con scelte di vita equilibrate: alimentazione varia, idratazione, attività fisica e gestione dello stress.
Il corpo sa comunicare quando ha bisogno di una pausa. Stanchezza persistente, irritabilità, insonnia e difficoltà di recupero dopo gli sforzi sono campanelli d’allarme che segnalano un sovraccarico interno. In questi momenti, alleggerire la dieta, aumentare l’assunzione di acqua e introdurre alimenti ricchi di fibre e antiossidanti può favorire il ritorno a un equilibrio naturale.
Ritrovare energia, infatti, non significa “fare una cura miracolosa”, ma rispettare i ritmi del proprio corpo e permettergli di svolgere ciò che sa fare meglio: rigenerarsi. Sul sito della dottoressa Pacella è possibile anche prenotare un colloquio telefonico per confrontarsi con lei e i suoi metodi.
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