È il capospalla più desiderato della stagione, ma basta scegliere il taglio sbagliato per trasformarlo da iconico a ingestibile. Il trench in pelle è stupendo, sì, ma va domato.
C’è una cosa che la moda non ammetterà mai apertamente, ma che chiunque abbia un guardaroba ‘vivo’ sa benissimo: un trench in pelle può elevarti il look, oppure travolgerti completamente. Non esistono vie di mezzo, e forse è anche per questo che ne siamo così attratti.
Nel freddo dell’autunno-inverno 2025/2026, questo capospalla ha messo il turbo: lo vedi su TikTok, per strada, nelle vetrine, nelle sfilate. È ovunque. E, in effetti, ha un fascino magnetico. È un po’ Matrix, un po’ british chic, un po’ “ho stile ma non ho voglia di spiegarlo”.
Il punto, però, è che non tutti i trench in pelle sono uguali. E non tutti funzionano su ogni corpo, su ogni altezza o su ogni stile personale. Anzi: scegliere quello sbagliato è il modo più veloce per scivolare nel trash. E paradossalmente, non dipende neanche dalla qualità del capo, ma dal modello, dal fit, dalla lunghezza e da come lo si inserisce nel proprio look quotidiano.
Quindi sì: è il capo del momento. Ma prima di lasciarci trascinare dall’entusiasmo, capiamo qual è il modello giusto per noi.
La scelta del trench in pelle non è estetica pura: è equilibrio. Se sei minuta, i modelli troppo lunghi rischiano di mangiare la figura. Meglio un midi leggermente svasato, che segue la linea del corpo senza sovrastarla. Se invece sei alta, il full length è tuo alleato: elegante, verticale, potentissimo.
Chi ha spalle importanti dovrebbe evitare i modelli troppo strutturati o con revers giganti, che aggiungono volume. Meglio trench morbidi, scolli puliti e cinture sottili. Se sei più morbida o il punto vita non è molto segnato, i modelli dritti in pelle liscia cadono meglio: non spezzano, non irrigidiscono e creano quell’effetto ‘pulito ma potente’ che il doppiopetto non sempre regala.
Se sei molto alta e molto asciutta, occhio ai modelli troppo minimal: rischiano di ‘svuotare’ la figura. Funzionano linee morbide, spalle arrotondate, cinture che accennano forme e lunghezze full-length. I colori – borgogna, cammello, verde bosco – aiutano a dare corpo.
E ora, gli scivoloni ‘trash’ che nessuno dice. Il primo: pelle lucida effetto vinile abbinata a capi sportivi? Subito anni ’90 male. Il secondo: troppi dettagli. Zip, fibbie, borchie: un trench parla già da solo. Il terzo: portarlo aperto con outfit deboli. È una cornice, e amplifica tutto.
La regola d’oro? Il trench in pelle non deve travestirti: deve amplificarti. Se senti che ‘ti indossa’, è il modello sbagliato.
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