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Giochi per bambini: tendenze in Italia e in Europa.

Costruzioni, giochi vecchio stile e “in movimento” in pole position per un settore che riscuote sempre maggior attenzione (+24,2% oggi rispetto allo scorso anno, +37% solo per il nostro paese).

Se l’Italia si distingue per i giochi al femminile e per un minor interesse verso Tech e creatività, i giochi scientifici sono ancora poco considerati ovunque.

 

In questo periodo dell’anno i più piccoli possono dedicarsi, oltre ai compiti prima del ritorno a scuola, allo svago, allo sport e ad una delle attività fondamentali per la loro formazione: il gioco. idealo – la piattaforma internazionale di comparazione prezzi per gli acquisti digitali – grazie ai dati raccolti dai suoi portali nazionali, ha interpretato gusti e abitudini dei bambini quando si tratta di giocare. La ricerca mostra analogie e differenze tra Italia ed Europa, offrendo un’istantanea che mette a fuoco, oltre alle passioni degli adulti di domani, un particolare punto di vista legato ai giochi scientifici.

 

I giochi sono un argomento di grande interesse per i consumatori digitali[1]. Negli ultimi quattro anni l’attenzione è sempre stata in crescita (al momento il 2017, per quanto riguarda la media europea, registra +24,2% rispetto all’anno precedente. Solo per l’Italia la crescita, ad oggi, è del 37%).

 

Al di là di questi dati generali, i bambini e i ragazzi di oggi come amano giocare? Preferiscono creare o costruire? I gusti sui giochi più ricercati online per bambini e ragazzi dai 3 ai 15 anni possono nascondere delle sorprese. Nella classifica europea[2] troviamo, in cima alla lista, la passione per le costruzioni (con una media molto alta, del 29,5%[3]), seguono i giochi “old style” con il 12,7% (come carte, scacchi, marionette, puzzle, giochi da tavolo e giocattoli in legno) e tutto ciò che è collegato al tema del movimento, in piccolo o in grande, con il 12,2%: via libera quindi a piste, veicoli giocattolo e monopattini.

I giochi al femminile guadagnano la quarta posizione con il 9%.

Segue l’universo dei giochi che potremmo definire “Open air” con il 6,8%[4] e tutto il mondo del divertimento legato all’espressione artistica (3,5%). Il mondo Tech in versione junior, con computer per bambini e giochi elettronici, riscuote il 2% dell’interesse.

 

Piccole ma sostanziali differenze per quanto riguarda i gusti dei bambini italiani: i giochi per bambine sono sul podio, con il 25,1%; i piccoli con la passione per le costruzioni raggiungono una percentuale minore di quella europea (16,7%); meno attenzione anche per i giochi che riguardano il movimento, quelli “vecchio stile”, o quelli che si possono ricondurre alle attività all’aperto (2,1%), al mondo Tech e alla creatività[5].

 

[1] Per realizzare la ricerca sui giochi per i più piccoli, idealo ha preso in esame i dati registrati sui vari portali nazionali (Italia, Germania, Austria, Francia, UK, Spagna) dalla categoria “Giocattoli” da inizio 2016 a oggi. Tutte le categorie fanno riferimento ad una fascia di età che va dai 3 ai 15 anni.

[2] Per ottenere questa classifica, idealo ha analizzato l’interesse online per diversi prodotti su tutti i portali idealo europei, Italia compresa, nel periodo che va da Gennaio 2016 ai primi giorni di Luglio 2017. Ciascun prodotto è stato ricondotto ad una macro-categoria tematica, rappresentativa di una particolare inclinazione o passione.

[3] Rientrano nella macro-categoria “Costruzioni” giochi come i Lego, i modellini, i giochi di costruzioni in genere, gli attrezzi finti da costruttore, ecc.

[4] Rientrano nella macro-categoria “Open air” giochi come altalene, scivoli, tende e divertimenti acquatici.

[5] Scendendo nel dettaglio, in Italia le percentuali di interesse per le macro-categorie citate sono le seguenti: 10,9% per i giochi “in movimento”; 9,1% per quelli “vecchio stile”; 2,1% per quelli collegabili ad attività all’aperto; 1,5% sia per il mondo Tech in versione junior sia per i passatempi legati alla creatività. Le percentuali mancanti, sia per la classifica europea, sia per quella italiana, fanno riferimento ad altre tipologie di giochi considerate come poco calzanti ai fini della ricerca a causa delle età cui fanno riferimento (es. giochi per adolescenti e adulti – come i droni e i giochi di ruolo – o giochi per la prima infanzia, non sono stati presi in esame).

 

Nell’ampio ventaglio di scelte e di inclinazioni, che peso hanno invece i giochi scientifici, nel nostro paese e fuori? Vista l’importanza riconosciuta a questa speciale categoria da un punto di vista educativo e formativo, idealo ha indagato più a fondo per capire qual è il reale interesse verso quei passatempi che possono avere oggi un’influenza sulla formazione dei potenziali scienziati del futuro. Al di là del tipo di applicazione scientifica, infatti, questi giochi sembrano essere una soluzione interessante per stimolare l’apprendimento, la curiosità, l’esperienza e anche la passione per il mistero e la magia che si nascondono nella natura, e non solo.

Il dato sull’attenzione degli utenti, però, non è molto incoraggiante. Nella classifica per tipologia di giochi, troviamo quelli scientifici al 9° posto per l’Europa, all’10° in Italia, e questo su un totale di 11 categorie analizzate! Genitori e bambini degli altri paesi hanno dimostrato nel solo 2016 un interesse sei volte maggiore rispetto a quello registrato nello stesso periodo nella nostra penisola. Esiste quindi all’estero una maggior propensione all’acquisto di giochi scientifici e il gap con l’Italia è addirittura aumentato dal 2014 a oggi.

 

Ciononostante, la ricerca è stata in grado di mettere in luce comunque quali sono i campi scientifici più amati dai bambini e dai ragazzi dell’Europa di oggi, insieme alle fasce d’età maggiormente interessate[1]. Riguardo alle applicazioni scientifiche, i primi due risultati mostrano come i piccoli di tutto il continente nutrano un particolare interesse per la chimica, con il 25,4%; secondo posto per lo studio dell’universo e dei pianeti (astronomia al 22,6%). L’amore per la natura in tutte le sue forme (esperimenti e giochi legati all’acqua, piante, serre, studio degli organismi, vulcani, ecc.) arriva al 14,3%. In ordine seguono l’interesse per la scienza applicata alla storia (con tutto quello che riguarda l’archeologia, l’evoluzione, la storia dell’uomo e degli animali, o dei dinosauri, nel mondo, con l’11,3%); gli esperimenti che riguardano l’elettricità (9,3%); alcuni kit legati alla scienza per risolvere misteri ed enigmi (come i giochi di investigazione, 8,6%). In fondo alla classifica si trovano i giochi che rimandano al mondo della fisica (6,7%) e dell’ottica (1,8%). Per quanto riguarda le fasce di età, invece, poche sorprese: tutto quello che riguarda la scienza interessa in particolar modo i ragazzi dai 6 ai 9 anni[2].

 

 “Alcuni colossi dell’e-commerce stanno puntando molto sui giochi scientifici – commenta Fabio Plebani, Country Manager di idealo per l’Italia – Un’idea positiva, anche alla luce dei dati emersi dalla nostra ricerca. Crediamo che possano essere una proposta valida per stimolare i più piccoli. Secondo il fisico Carlo Bernardini, i bambini sono dotati di una scientificità innata;  è quindi importante incoraggiarla perché possa essere messa a frutto, magari per le sfide che attendono il nostro mondo. Non bisogna dimenticare un elemento importante: l’impatto economico che in generale l’universo dei giochi può avere sul budget delle famiglie. Visto che il nostro obiettivo è quello di aiutare gli e-consumer a risparmiare, in fatto di giochi scientifici consigliamo di acquistare in due momenti dell’anno: da luglio a settembre e da gennaio a marzo[3]. Abbiamo visto che, chi acquista adesso ad esempio, può risparmiare circa il 24% rispetto alla possibile spesa nel periodo pre-natalizio, quando si registra il massimo aumento dei prezzi. Conviene quindi approfittarne, considerando anche il fatto che l’Italia è il secondo paese dove i giochi scientifici costano meno.”    

[1] Per calcolare le percentuali delle applicazioni scientifiche più gettonate per i bambini europei, idealo ha raccolto i dati relativi all’interesse online registrato sui vari portali nazionali, nel periodo preso in esame, nella sola categoria “Giochi scientifici” analizzando tutti i filtri per ogni tipologia di applicazione scientifica disponibile.

[2] Nel dettaglio: dai 6 ai 7 anni 25,9%; dagli 8 ai 9 anni 23,1%; dai 12 ai 15 anni 22,5%; dai 10 agli 11 anni 20,3%; dai 3 ai 5 anni 8,4%.

[3] Kit scientifici in Italia e media dei prezzi: Gen-Marzo 17,35 euro; Apr-Giu 25,37 euro; Lug-Set 21,10 euro; Ott-Dic  27,82 euro. Il paese con il prezzo medio più alto per questo tipo di prodotti è la Spagna, con 25,40 euro; quello con il prezzo medio più basso il Regno Unito, con una media di 18,95 euro.