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Silvia Ceriotti: voglio tutto e subito

Ammette di essere stata vittima della sindrome di Stendhal visitando le opere presenti al  Guggenheim di Bilbao e al Paul Getty Museum di Los Angeles dove è scoppiata a piangere rapita dalla bellezza di quanto la circondava. Eppure è coraggiosa, determinata, lungimirante, innamorata dell’Italia e imprenditore infaticabile. Silvia Ceriotti, fondatrice di Meridian Communications, riconosce le difficoltà di oggi, ma non smette di sperare per un nuovo futuro tutto italiano. E, nel frattempo, continua sulla via iniziata circa 15 anni fa quando, da sola, diede vita alla sua agenzia che oggi è cresciuta e consolidata a dispetto della crisi.

Silvia, la comunicazione e Meridian Communications. Quando ha avuto inizio tutto?
La passione per la comunicazione è nata all’asilo! In tutte le recite scolastiche facevo sempre la presentatrice. Evidentemente era già il mio istinto che è stato affinato dai percorsi scolastici successivi, anche se non sono laureata in comunicazione, ma in scienze politiche.

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Quindi non eri certa di cosa fare?
Sapevo solo che volevo un lavoro tutto mio. La mia azienda.  Poi, poco prima della laurea, ho collaborato con un’azienda che organizzava eventi e quindi il percorso dopo gli studi è stato fisiologicamente orientato alla comunicazione.

Quando la passione diventa realtà? E quanto è stato difficile come donna iniziare?
Nel 2000 ho fondato Meridian Communications e tutto ha iniziato a prendere forma. Ho iniziato da sola, ma non credo che le difficoltà siano un problema di genere femminile o maschile. Ci sono uomini titubanti e donne molto forti, è una questione di carattere. All’inizio tenti, poi può andare male, ma almeno non potrai mai dire di non averci almeno provato.

Come è cambiata la comunicazione in questi anni?
E’ cambiata moltissimo e sta cambiando ancora tanto. Una volta eravamo focalizzati sull’ufficio stampa tradizionale. Oggi la carta stampata è sempre più in contrazione e in sofferenza e tutto si è spostato sul digitale. Un digitale che è ancora tutto da capire, da regolamentare, da sapere usare nel modo giusto. E’ un mezzo tanto potente quanto pericoloso, se non lo si sa usare nel modo corretto.

Silvia Ceriotti, Ceo & Founder Meridian Communications
Silvia Ceriotti, Ceo & Founder Meridian Communications

Voi come vi siete regolati in questo senso?
Abbiamo affiancato alla comunicazione tradizionale, agli eventi e alla pubblicità un reparto digital che analizza tutti i giorni i veri influencer della rete. La loro esperienza, la loro capacità di scrivere, di valutare, di raccontare e di divulgare. Il problema nelle digital è che si rischia di perdere molto tempo con sedicenti blogger esperti che esperti non sono. Noi selezioniamo gli interlocutori corretti per ogni tipologia di cliente. Questa è la cosa più importante e strategica nelle digital pr.

Tu viaggi moltissimo per lavoro e per diletto. Ami Miami e il mondo. Perché, allora, resti in Italia a lavorare, nonostante la crisi?
(sorride, ndr) Questa è una bella domanda! In realtà amo sempre il mio Paese e mi auguro che ci possa essere una ripresa globale in grado di far risalire anche l’Italia. Meridian Communications con le persone che ci lavorano è come un figlio per me. Il lavoro che faccio qui ha senso sul territorio italiano.

"Amo l'Italia e non smetto di sperare in una ripresa" (Silvia Ceriotti)
“Amo l’Italia e non smetto di sperare in una ripresa” (Silvia Ceriotti)

Che consiglio daresti a una donna che vuole tentare la strada dell’imprenditoria?
Anche qui non farei distinzioni di genere. Sicuramente le associazioni che supportano le start-up possono incentivare l’attività imprenditoriale. Detto questo, bisogna credere in quello che si fa, lavorare tanto con abnegazione e fidarsi del proprio sesto. Detto questo, imprendere oggi, richiede tanto coraggio!

Cosa fa Silvia, quando non lavora?
Le mie valvole di sfogo sono, prima di tutto, i viaggi. Datemi un aereo e un aeroporto e mi farete felice a prescindere dalla destinazione. Poi ho due nipoti che adoro e che porto in giro per il mondo oltre a cercare di passare più tempo possibile con la mia famiglia. Insieme a tutto questo ho un amore viscerale per l’arte e l’architettura contemporanea che inseguo in ogni parte del mondo.

E le tue passioni tutte femminili?
Amo correre. Da pigra incredibile quale ero ho iniziato a fare grandi camminate in città e piano piano ho aumentato il passo fino a iniziare a correre. E poi tengo molto ai rapporti personali con gli amici che cerco di curare più che posso, tenuto conto della vita stressante che si fa in una città incredibile come Milano.

Un sogno nel cassetto?
Mi ritengo soddisfatte e realizzata e so di essere una privilegiata anche se non mi fermo mai. Mi piacerebbe mantenere il trend di crescita di Meridian Communications e poi, come desiderio irrealizzabile, vorrei essere proprietaria di una catena di hotel di lusso! Mentre come aspettativa personale, tra vent’anni, mi piacerebbe vedermi contenta e appagata della vita che avrò, grazie ai sacrifici fatti da me negli anni precedenti. Vorrei poter dire: “Sto bene, grazie a tutto quello che ho costruito nella mia vita”.

"Amo l'arte e l'architettura contemporanea, fino a commuovermi" (Silvia Ceriotti)
“Amo l’arte e l’architettura contemporanea, fino a commuovermi” (Silvia Ceriotti)