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MEDICINA ESTETICA IN AUTUNNO: IN ARRIVO TUTTE LE TECNICHE PER RIPARARE I DANNI DEL SOLE

La dottoressa Stefania Enginoli: “Da Israele e dalla Corea un mix di trattamenti che idratano e rinnovano totalmente la cute”

Se è vero che l’estate è spesso un’alleata per la linea, l’umore e le ossa, è altrettanto certo che, per il viso, un’esposizione al sole poco attenta può provocare più danni che benefici. Raggi solari, salsedine, vento e altri agenti atmosferici tipici dei mesi estivi causano una perdita di luminosità e tonicità che si evidenziano al rientro dalla vacanze, ossia quando il colorito inizia ad apparire spento.

Il primo trattamento che suggerisco al rientro dalle ferie, quando il viso si rivela particolarmente inaridito, è la biorivitalizzazione per reidratare il derma”- spiega la dottoressa Stefania Enginoli, chirurgo estetico specializzato in chirurgia non ablativa e in tecniche laser di ultima generazione a Milano – Si tratta di un intervento per nulla invasivo che garantisce un’azione di idratazione molto profonda con un beneficio  per i tessuti del viso”.  

Se poi è necessario agire più ‘energicamente’ sulle lassità cutanee e sui contorni, i fili biorivitalizzanti e quelli di sospensione sottocutanei, tecnologia coreana, sono la soluzione ideale, poiché donano un effetto rigenerante estremamente naturale . “La tecnica del lifting con mini thread è un nuovo sistema biorivitalizzante e liftante, ristrutturante e tonificante. I fili sono in materiale PDO (PoliDyOxanone), completamente riassorbibili creano una rete che funziona da ‘sostegno’ alla cute e favorisce la produzione naturale di collagene. L’applicazione dei mini thread accelera la microcircolazione nella zona trattata e viene utilizzata per una biostimolazione profonda del derma. Con i fili di trazione effetto lifting è invece possibile ricalibrare la zona mandibolare, gli zigomi, elevare l’arco del naso e l’arcata sopraccigliare”. Prosegue la dottoressa Enginoli. Questo innovativo trattamento provoca la rigenerazione delle cellule e un aumento nella sintesi di collagene per i successivi 6-8 mesi, il tempo necessario ai fili per essere riassorbiti dal corpo. La tecnica stimola il rinnovamento della pelle , donando elasticità, vitalità e maggiore luminosità, ridefinizione dei contorni del viso con il vantaggio di poter essere praticata dal medico in ambulatorio. L’effetto è immediato, ma la tensione massima si ottiene dopo due mesi dall’applicazione. Un trattamento viso completo richiede 10 fili biorivitalizzanti per zona e due fili di trazione  per zona, che vengono impiantati ‘a reticolo’.

Quando poi una prolungata esposizione al sole ha provocato una più profonda disidratazione della pelle e alterato l’omogeneità del colorito cutaneo, comportando anche un’azione nociva di foto invecchiamento è possibile ricorrere al fototringiovanimento con la LED terapia Dermalux, la stessa utilizzata da Sarah Chapman, la facialist più ricercata dalle celeb e dalle socialités inglesi. Rispetto alle apparecchiature laser, la luce dei LED non ha effetto ablativo e stimola la produzione di collagene dei fibroblasti, contrastando i processi di degenerazione cellulare e incrementando in modo uniforme la luminosità e il tono della pelle. “Le apparecchiature utilizzano LED di diverse lunghezze d’onda, NIR INFRARED e BLUE. La fototerapia LED svolge un’azione anti-aging (fotoringiovanimento cutaneo). Viene utilizzata anche  per il trattamento dell’acne, per i trattamenti post chirurgici, come attivatore della riparazione cutanea, antinfiammatoria e lenitiva””, precisa la dottoressa Stefania Enginoli. I diversi tipi di luce producono un effetto bio-stimolante.

Sul photo-ageing è possibile intervenire anche con trattamenti poco invasivi (meno ablativi) ma comunque molto efficaci come il micro peeling: in particolare quelli fatti con il laser diodo, che ha la capacità di interagire con l’acqua ed è in grado di emanare un calore molto intenso che stimola la produzione di collagene a livello del derma. Inoltre, interagendo con l’acqua, crea una vaporizzazione delle cellule dell’epitelio e quindi provoca una micro esfoliazione. Il decorso è molto veloce, il rossore passa nel giro di 2/3 giorni. La pelle si squama in maniera quasi impercettibile. Secondo la dottoressa Enginoli, “È un buon compromesso tra un peeling chimico e un trattamento più intenso come il laser CO2 frazionato”.

Infine, anche la radiofrequenza, che la dottoressa Enginoli pratica con apparecchiature israeliane Almalases di ultima generazione, si è evoluta e ora si fa con aghi d’oro i quali rilasciano un’energia ibrida che va a colpire il derma in profondità. Tramite uno speciale manipolo a micro aghi ricoperti in oro, questa energia penetra nella pelle andando a stimolare la produzione del collagene e donando elasticità  ai tessuti, senza alcun rischio termico per la pelle stessa. “Il trattamento è indicato in tutti i casi di lassità cutanea del volto e del corpo per un effetto rassodamento, o in caso di pelle danneggiata da foto invecchiamento con presenza di rugosità o microrugosità, nelle pelli seborroiche con esiti cicatriziali da acne e pori dilatati”, conclude la dottoressa Enginoli.

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La Dottoressa Stefania Enginoli è un medico chirurgo estetico specializzato in tecniche Laser e, in particolare, in tecniche non chirurgiche per il trattamento di tutti gli inestetismi del viso e del corpo. Dopo la laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Milano, ha conseguito il Master Biennale di II livello in Medicina Estetica presso l’Università degli Studi di Pavia ha proseguito con corsi di aggiornamenti in Italia e all’estero, non solo nel campo della Chirurgia Estetica ma anche in quello della Rianimazione e Terapia Intensiva.