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Bilancia (e) Lo Stress

5 consigli per non far pesare lo stress sulla bilancia

 

a cura della dott.ssa Maria Cento

 

“Sono stressata!”, “Che stress!”.

Stress è una delle parole che usiamo più frequentemente e che più frequentemente i miei pazienti utilizzano per dare una descrizione “veloce” del motivo che li porta in studio.

Stress a lavoro, stress in famiglia, nel traffico, al supermercato… Stress! Stress! Stress!

Ma esattamente, cos’è lo stress? Come agisce sul nostro corpo? E soprattutto come possiamo noi agire per farlo diventare un nostro alleato?

Prima informazione: lo stress non è per forza negativo, anche se nel linguaggio comune la parola viene soventemente usata per descrivere una condizione di forte pressione non tollerabile, e quindi, con un’accezione negativa.

 

In realtà lo stress è un fenomeno soggettivo che consiste in una attivazione fisiologica e psicologica; una risposta importantissima per la sopravvivenza, infatti,  proprio per la sua capacità di attivare l’individuo, può consentire un migliore adattamento.

Definire lo stress come un fenomeno soggettivo ci permette di comprendere perchè gli stessi eventi hanno un impatto diverso su persone differenti: gli eventi infatti non nascono tutti stressanti, e sicuramente non lo sono tutti ( o per tutti) allo stesso modo, in qualche misura noi li classifichiamo come tali attraverso i dati derivanti dalla nostra esperienza. Il modo soggettivo di interpretare gli eventi è ciò che conferisce loro un’etichetta qualitativa (stressante vs non stressante) e determina come reagiamo ad essi.

In genarale chi è convinto di aver un maggior controllo sulla situazione o sulla propria vita fronteggia meglio lo stress.

D’altronde succede spesso che gli stimoli cui si è sottoposti siano molteplici, si protraggano nel tempo e siano magari enfatizzati da aspettative e schemi interni, cioè dai significati ulteriori che noi attribuiamo loro e dal significato che attribuiamo a come li fronteggeremo.

In questo caso, cioè quando uno stimolo è persistente nel tempo, si parla di stress cronico.

Lo stress cronico può avere effetti su diverse sfere di vita e costituisce un ostacolo al perseguimento degli obiettivi personali.

Questo tipo di stress è connesso a diversi disturbi psicologici: disturbo da stress post-traumatico, disturbo acuto da stress, disturbi psicosomatici, depressione, disturbo bipolare, disturbi d’ansia, disturbi della sfera sessuale e disturbi dell’alimentazione.

 

Cosa succede quando lo stress diventa cronico?

Lo stress cronico provoca un aumento dell’attività del sistema ormonale che regola la secrezione dei corticosteroidi (come il cortisolo) e catecolamine (adrenalina, noradrenalina), questi hanno un’azione catabolica, che, in estrema sintesi,  porta ad aumentano della glicemia; da questo punto di vista lo stress (favorendo il processo di scissione della massa grassa da quella magra) è un amico nella perdita di peso ( anche se, è bene sottolinearlo,  non è un sano ed equilibrato calo ponderale).

 

Allora come mai alla maggior parte di noi, in momenti di stress, succede di non riuscire a perdere peso o addirittura di ingrassare?

Ciò che determina il blocco nel calo ponderale o l’aumento dello stesso è la nostra risposta alle situazioni stressanti.

Da un punto di vista fisiologico la condizione di stress rallenta il metabolismo, ciò perchè è come se il nostro corpo risparmiasse energia per prepararsi a rispondere allo stato di emergenza che lo stress determina.

Da un punto di vista psicologico, ancora una volta, è il nostro comportamento alimentare, unito alla nostra capacità di gestire emozioni poco gradevoli e a quella di ascoltare il nostro corpo, a fare la differenza ( vai a dare uno sguardo al mio articolo su cibo ed em­ozioni ).

Lo stress diventa infatti nemico della nostra linea se associato a un’alimentazione scorretta, caratterizzata da cibi con alto tasso glicemico e ipercalorici. Ciò che determina l’assunzione di questi cibi è l’idea (illusoria) che possano placare l’ansia connessa alla riposta da stress.

Ma veniamo a qualche semplice consiglio…

Come gestire lo stress:

  1. Stare nel qui ed ora: molto spesso lo stress viene percepito rispetto a scenari futuri e/o imminenti, ma non ancora accaduti. Questa reazione anticipata determina la comparsa di vari sintomi, in primis dell’ansia. Imparare a stare con il propio pensiero nell’esatto momento che si sta vivendo è una buona tecnica pe ridurre questo tipo di stress. Praticare Yoga o mindfulness può essere un’ottima soluzione.
  2. Accettare: se a stressarti è qualcosa che è successo, o sta per succedere a breve, ma sula quale non hai controllo, un aiuto può venire dall’ accettare l’evento stressante e le sue conseguenze. Ciò significa spostare il pensiero da ciò che è accaduto a quelli che sono i benefeci o le conseguenze dell’evento stressante e agire di conseguenza.
  3. Fermarsi: il tuo capo ti ha appena richiamato ingiustamente e il primo istinto è prendere quel dolcetto che conservi nel cassetto e al quale hai resistito per tanto tempo? fermati. Chiediti cosa cambierà mangiandolo, chiediti come ti sentirai dopo averlo mangiato, chiediti se è ciò che davvero ti serve in quel momento.
  4. Andare: un modo efficace per liberare il nostro organismo dallo stress è muoversi. E’ un periodo faticoso? Ti senti sottopressione? Ritagliati del tempo per fare una passeggiata, una corsa o un allenamento in palestra.
  5. Rafforzarsi: come già detto, più ci sentiamo efficaci nella gestione degli eventi e della nostra vita in generale, maggiore sarà la nostra capacità di fronteggiare lo stress. Tuttavia, può accadere che molti eventi stressanti si susseguano indebolendo la nostra capacità naturale di farvi fronte e la nostra autostima. In questi casi è bene parlare con uno specialista che possa offrire il supporto necessario a ritrovare il giusto equilibrio e a rinforzare la vostra autostima.

 

Prova a usare questi cinque passi e fammi sapere come è andata.

Puoi scrivermi agli indirizzi che trovi in fondo alla pagina.

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Dott.ssa Maria Cento, Psicologa

Ipnosi Clinica Neo-ericksoniana

 

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